CINQUE CONSIGLI PER L’ AEROPORTO

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Carissimi amici bentrovati! Dopo la pausa invernale in cui siamo stati un po’ in naftalina e anche la vena creativa sembrava essersi esaurita, eccoci di nuovo a voi con questi cinque consigli per prepararsi al meglio alla nuova stagione dei viaggi e delle vacanze. Consapevoli che il periodo non sia dei migliori e con grande rispetto per quanto è accaduto e sta accadendo nel mondo, con questo breve scritto vogliamo farvi sapere che non ci siamo dimenticati di voi e vogliamo tenere vivo il rapporto che ci lega. Buona lettura!

PARCHEGGI. Se accompagnate o andate a prendere qualcuno potete lasciare la macchina nella sosta breve: alcuni aeroporti hanno chiamato scherzosamente queste zone “kiss & fly” cioè bacia (saluta) e vola proprio per sottolineare che la fermata, in cambio della sosta gratis è consentita solamente per un brevissimo tempo per salutarsi senza troppi convenevoli. Purtroppo con le telecamere, il timer e la registrazione della targa in entrata rimane poco spazio per giustificare un imprevisto o un minimo ritardo.

La zona Kiss & Fly: bacia e parti

Se invece lasciate l’auto perché partite per una vacanza allora dovete seguire le indicazioni di quella miriade di sigle come P1, P3, P4 che indicano i parcheggi di sosta lunga, con tariffe più concorrenziali ma più distanti dall’imbarco. Spesso poi comode navette o tapis roulant mettono in collegamento velocemente il parcheggio con l’aerostazione, voi dovete solo decidere se preferite tenere la macchina esposta alle intemperie o al riparo in un parcheggio coperto. Noi vi consigliamo di valutare bene la stagione: lasciare l’auto in estate  una settimana in un piazzale assolato, così come in inverno in mezzo alla nebbia e al gelo non sembra una buona idea; nelle mezze stagioni l’ipotesi è da valutare ma tenete presente che in certe zone la grandine non perdona nemmeno in autunno! In alternativa c’è sempre il servizio di noleggio con conducente (offerto anche dalla nostra agenzia viaggi Peterlini) che vi permette di lasciare la macchina nel garage di casa e farvi accompagnare o venirvi a prendere in  aeroporto su comodi minibus con autista.

CAFFETTERIE E DUTY SHOP. In genere le caffetterie interne degli aeroporti offrono buoni prodotti, freschi e a prezzi contenuti. Attenzione all’acqua in bottiglia perché in alcuni casi sono stati segnalati prezzi alti proprio per la normativa che vieta il trasporto di liquidi durante il volo e quindi solamente acquistabili una volta passati i varchi di sicurezza nei bar interni appunto. All’aeroporto di Napoli Capodichino fino a qualche anno fa c’era  una famosa catena di pizzerie, così come la filiale di una nota pasticceria cittadina: sono proprio le eccellenze locali ad attirare maggiormente l’attenzione del viaggiatore per portare a casa i sapori del territorio acquistati, è proprio il caso di dirlo, al volo.

I duty free shop (le zone franche all’interno delle quali è possibile acquistare alcuni articoli a tariffa scontata), sono molto caratteristici e belli da vedere; se il vostro aereo ritarda la partenza sono luoghi dove trascorrere piacevolmente il tempo tra fragranze profumate, bottiglie di pregio, cioccolata e qualche capo di abbigliamento. Vi consigliamo di valutare ogni singolo acquisto e non farvi trascinare dall’enfasi del momento: costumi da bagno molto eccentrici acquistati in aeroporto a Miami potrebbero poi stonare se indossati a Cesenatico, così come certi biscotti speziati del Nord Europa non vengono apprezzati alle nostre latitudini.

Aeroporto di Helsinki, la zona bistrot

I BAGNI. In genere sono ampi, puliti e al passo con i tempi; quasi dappertutto è presente  un’ area con il fasciatoio  per i più piccoli oppure delle cabine familiari che permettono di tenere sotto controllo tutta la prole. In qualche aeroporto i bagni sono così confortevoli che sono stati installati degli altoparlanti che trasmettono musica soffusa e all’occorrenza messaggi utili alla clientela. Perché le toilette degli aeroporti sono spesso deserte? Avete mai notato che non c’è mai la fila come potrebbe essere in autogrill sull’autostrada? I passeggeri sono molti di meno ma anche per il fatto che ci sono più servizi e dislocati in modo più razionale rispetto ad un’area di servizio. Un plauso al personale delle pulizie: inquadrato in rigidi protocolli di sanificazione accentuati dalle integrazioni anti – covid, la loro presenza è discreta e attenta sugli ampi corridoi e sui vestiboli più nascosti.

IL PERSONALE. Facchini, poliziotti, ausiliari, finanzieri ma anche semplici addetti allo scarico dei bagagli oppure hostess e steward di terra che ci accolgono ai banchi: tutto il personale viene adeguatamente formato per avere un approccio il più possibile empatico con il pubblico. Se avete bambini piccoli alcuni aeroporti hanno previsto una family lane cioè una corsia riservata con imbarchi prioritari, apposite aree giochi e un modo di fare cordiale e amichevole, nella convinzione che quando i pupi sono tranquilli anche i genitori lo sono (e gli altri passeggeri ringraziano). L’aeroporto di Olbia – Costa Smeralda mette a disposizione addirittura alcuni passeggini per non affaticare troppo i piccoli passeggeri durante i controlli di imbarco.  Non dimentichiamo il personale che si occupa di chi ha difficoltà a camminare oppure altri problemi di salute: se opportunamente allertati al momento della prenotazione del biglietto, essi si faranno in quattro per garantirvi un accesso immediato e in tutta sicurezza.  

Aeroporto di Milano Malpensa: pannelli pubblicitari per sensibilizzare i passeggeri ad un approccio cordiale e corretto con il personale aeroportuale.

CERCATE L’IMPREVISTO. Ultima raccomandazione: cercate l’imprevisto!  Non quello che fa ritardare, che fa disperare o che ci rovina la vacanza. La sala arrivi degli aeroporti è da sempre teatro di vicende umane romantiche e curiose: l’innamorato che regala alla fidanzata un bouquet di fiori, i nonni che aspettano i nipotini dopo la vacanza con il loro cioccolato preferito nascosto dietro la schiena e in generale tanti abbracci, molti sorrisi e qualche lacrima di gioia di chi si rivede dopo tanto tempo. Quello che abbiamo fotografato di persona qualche anno fa però non lo avevamo mai visto: un papà che aspetta le sue bambine con due palloncini colorati legati allo spago, alti sopra la gente. Nella frenesia e nella confusione dell’aeroporto il gesto passa quasi inosservato ma il messaggio arriva chiaro: “Bentornate! Sono qui ad aspettarvi e ho pensato a voi”.   

Leone Lamberti

Palloncini all’arrivo: cercate sempre il lato romantico, anche in un aeroporto anonimo.

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